PcInfoware Blog

12 Ottobre 2012

Progetto “ARDPICPROG”. Collaborare a 20.000 km di distanza…si può!

Segnalo a qualche curioso il progetto di un programmatore di microcontrollori PIC della Microchip basato sulla piattaforma Arduino.

Il progetto è raggiungibile a questo indirizzo.

Da tempo ero interessato a modificare un programmatore JDM su seriale, realizzando un circuito survoltore che mi permettesse di elevare una bassa tensione (3-5V) alla tensione di 13v necessaria ad alimentare la linea MCLR per la programmazione dei PIC. Alla fine realizzai lo schema del circuito senza più modificare ormai il vecchio JDM che conservo nel cassetto.

Ho scoperto casualmente il progetto “ARDPICPROG” di Rhys Weatherley che utilizza con idea originale proprio Arduino come programmatore. La mia perplessità è stata la scelta di Rhys di utilizzare una fonte di alimentazione esterna (due batterie da 9v in serie) per poter disporre della tensione di programmazione.  L’ho contattai subito per proporgli la mia idea del survoltore…rimase molto contento!

Alla fine dopo uno scambio di e-mail con l’altra parte del mondo è nata la versione ottimizzata del circuito che può utilizzare direttamente la tensione di 5v fornita da Arduino.

Lo spirito open-source può generare questo e molto di più! Grazie Rhys!

13 Settembre 2011

Nook Color…Jailbreak!

Archiviato in: Curiosità — Tag: , , , — Linus @ 13:04

Il Nook Color possiede come sistema operativo Android, esattamente un 2.2 Froyo modificato da B&N.  Il limite principale è quello di non poter accedere al market di Android ed avere quindi la possibilità di ampliare le sue funzionalità installando ulteriori applicazioni scelte tra le migliaia a disposizione. Dopo la modifica il Nook avrà anche il Bluetooth, funzionalità resa non attiva da B&N con il firmware originale.

Qui entra in gioco CyanogenMod! Di cosa si tratta?

CyanogenMod è un firmware aftermarket basato sul sistema operativo Android e nato per supportare oltre 50 dispositivi tra cellulari e tablet. Offre funzionalità non presenti nei firmware originali di molti dispositivi Android, tra cui il supporto nativo temi (noto anche come il “T-Mobile Engine Theme”), un codec per il Free Lossless Audio Codec (FLAC), cache compressa ( compcache ), lista APN , un client OpenVPN , menù per la gestione di avvio, il supporto per Wi-Fi, Bluetooth e USB tethering , notifiche di pull-down (come Wi-Fi, Bluetooth, GPS, e molti altri ), così come altri miglioramenti.  CyanogenMod è stato anche il primo sistema operativo mobile ad incorporare il task scheduler BFS  che permette di aumentare prestazioni e affidabilità rispetto alle versioni del firmware ufficiale.

La notizia interessante è che CyanogenMod 7 (ultima versione) è compatibile con il Nook Color! Come  fare allora un jailbreak del dispositivo senza alterare il firmware originale e non perdere la garanzia???

Semplice…possiamo far eseguire il nuovo firmware dalla uSD Card senza alterare i files interni al dispositivo. Il semplice riavvio senza uSD farà eseguire il firmware originale.

Cosa occorre?

1) Una MicroSD (si consiglia da 4Gb o 8Gb e possibilmente della SanDisk: vi domanderete perchè della SanDisk?? A quanto pare qualcuno si è dato da fare affermando che la SanDisk è l’unico brand in grado di offrire prestazioni e velocità superiori nell’accesso casuale evitando potenziali crash o blocchi nell’esecuzione di Android su uSD - fonte: xda-developers).

2) Un file image (rilasciata dal mitico utente Verygreen di xda-developers nella versione 1.3) da scrivere sulla uSD per far eseguire il boot da scheda. La dovete scaricare dal seguente link.

3) Un file dell’ultima versione di cyanogenMod 7 (in questo momento che scrivo, l’ultima versione rilasciata è la cm_encore_full-177 ~100Mb). Il mirror dove scaricare il file si trova al seguente link. Le versioni Nightly sono quelle sperimentali che contengono nuove funzionalità.

4) Un file del Google Apps Pack che contiene le Apps classiche di Google (Gmail, Maps,ecc) e l’essenziale Android Market per scaricare le applicazioni. Il file si trova al seguente link in fondo alla pagina (dovete scaricare il file dalla voce download in corrispondenza di CyanogenMod7- Questo è il link diretto).

In totale quindi: una microSD e tre files.

Procedura:

1) Il file image scaricato al punto 2 è zippato. Scompattatelo e vi troverete con un file di nome “generic-sdcard.img”. Questa immagine va scritta sulla uSD card usando il comando “dd” per Linux o il programma “Winimage” per Windows. Se decidete di farlo sotto windows, installate il programma Winimage (l’ultima versione è la 8.50 e ha validità per 30 giorni, ma per il nostro scopo và bene). Aprite il programma, dal menu disco  selezionate la lettera di unità che corrisponde alla uSD che avete inserito nel computer tramite card-reader. Poi dal menu file aprite il file “generic-sdcard.img” selezionando sulla voce tipo file “tutti i file” se non vede l’estensione “.img”. Per ultimo dal menu disco selezionate la voce “Ripristina immagine disco rigido virtuale su drive fisico…” (o in inglese “Restore virtual hard disk image on physical drive…”). A questo punto il comando scriverà la uSD creando le giuste partizioni. Se usate una uSD da 8GB avrete circa 5GB di spazio libero a vostra disposizione.

2) Dopo aver verificato nuovamente la lettura della uSD da parte del computer, dovete trasferire il file di cyanogenMod7 (scaricato al punto 3) sull’unica partizione visibile della scheda nella root principale senza cambiare nome al file e senza scompattarlo (trasferite direttamente il file zip senza alterarlo). Non scaricate per il momento il file zip di Google Apps, lo faremo dopo.

3) A questo punto, rimuovete la scheda dal computer e inseritela nel Nook spento. Poi accendetelo premendo per qualche secondo il tasto power. Se l’operazione di boot ha successo vedrete apparire il pinguino linux sull’angolo dello schermo e scorreranno diverse scritte per qualche minuto sul terminale indicando che il processo di installazione di cyanogenMod è stato eseguito. Alla fine del processo il dispositivo si spegnerà automaticamente.

4) Ora riaccendendo il Nook partirà il sistema dalla scheda e vi troverete di fronte a CyanogenMod. A causa di restrizioni di licenza non troverete preinstallato le Google Apps e l’Android Market. A questo punto quindi rispegnete il Nook verificando che il wifi sia acceso prima di farlo, rimuovete la uSD e tramite computer trasferite il file zip Gapps (scaricato al punto 4) nella root come avete fatto per il file di CyanogenMod.

5) Riaccendete il dispositivo e dopo l’avvio ripremendo il tasto power nel menu che vi appare invece di selezionare spegni, selezionate riavvia e poi ripristina. Il Nook si riavvierà installando il pacchetto di Google.

Ora godetevi il vostro nuovo tablet super funzionale!

12 Settembre 2011

Nook Color….recensione.

Archiviato in: Gadget Hi-tech — Tag: , , , — Linus @ 12:15

Il Nook Color mi è arrivato puntuale dall’America dopo 15 giorni!

La confezione comprende un cavetto USB con connettore proprietario lato dispositivo con un led a forma di “n”  che indica la carica del dispositivo. L’alimentatore è di tipo USB e permette una carica completa in circa 3 ore.

Il dispositivo si può caricare solo tramite alimentatore e non con la semplice porta Usb del pc, niente di nuovo considerando che la batteria è di oltre 3 Ampere e la corrente che eroga una comune porta Usb non supera 0,5 Ampere.

Nella dotazione manca l’auricolare, anche in questo caso l’attenzione cade sull’identità del dispositivo che viene classificato come E-book e non come Tablet.

Il dispositivo si accende premendo per qualche secondo il tasto di accensione presente sul lato del dispositivo…appare la simpatica scritta “Read forever…” su sfondo nero per poi trovarsi di fronte all’intefaccia di B&N. Alla prima accensione occorre registrarsi per poter accedere all’immensa biblioteca dello Store. Il dispositivo offre un ambiente molto semplice ed intuitivo. Sulla home del desktop viene mostrata la galleria della propria libreria, tramite barra invece è possibile accedere alle ulteriori funzioni come Browser, Galleria multimediale, Game, Email e Store.

Il dettaglio dello schermo è davvero sorprendente e regolando la luminosità del dispositivo nella giusta condizione di luce ambientale si può raggiungere un ottimo comfort di lettura. Le pagine scorrono avanti e indietro, mostrando la simpatica animazione, semplicemente eseguendo un “tap” sui lati dello schermo.

La connessione wifi permette un ottimo collegamento e la navigazione in Internet è abbastanza fluida (il processore Arm ha comunque una frequenza di 800Mhz e 1/2 Gb di Ram a disposizione).

Sfruttando la galleria multimediale si rimane altrettanto sorpresi dell’ottima qualità dell’image viewer e del multitouch.

Infine qualche giochino “non guasta” per distrarsi in certi momenti alternandosi alla lettura.

In definitiva è un dispositivo davvero comodo (specialmente per chi viaggia anche all’estero) che fa il suo dovere di e-book, ma che offre molte funzionalità extra senza ricorrere ad un tablet molto più ingombrante. Molti lo definiscono “un tablet che non è un tablet”…io lo definisco un E-book completo!

Un momento….e per quanto riguarda il jealbreak???

Nook Color, davvero un bel dispositivo….

Archiviato in: Gadget Hi-tech — Tag: , , , — Linus @ 11:22

E’ da un pò di tempo che pensavo di prendermi un E-book, alla fine ho deciso di provare il Nook Color della catena di librerie più grande d’America: la Barnes and Noble.

Un dispositivo Nook, l’ho conosciuto grazie a un cliente che me lo ha mostrato con grande entusiasmo. Si trattava però del Nook 2 Black&White con tecnologia del display E-ink. Questa tecnologia non si basa sulla retroilluminazione ed è davvero incredibile alla vista: sembra davvero carta! Quindi non stanca la vista e la durata della batteria è sorprendente (un mese???).

Ero pronto a ordinarne uno  ma alla fine sono stato tentato di prendere il modello a colori, pensando che un pseudo-tablet mi avrebbe fatto davvero comodo.

Il Nook Color è un E-book reader con schermo touch da 7 pollici basato su tecnologia TFT LCD IPS. Sono supportati quasi tutti i formati più diffusi. Si tratta di un modello piuttosto avanzato non solo perché è fra i pochi a vantare 16 milioni di colori ma anche perché il suo software si basa su Android (quindi jailbreak!!! :))))).

Le dimensioni sono di 206 x 127 x 122 mm, mentre lo schermo touchscreen VividView da 7 pollici ha una risoluzione di 1024 x 600 pixel. Peccato solo che si tratti di un TFT LCD IPS quindi in ogni caso un display con sorgente luminosa “tradizionale” – con tutte le conseguenze del caso. La capacità di archiviazione dati è di 8 GB, espandibile via microSD fino a 40 GB massimi. Non manca poi il supporto wireless, altoparlante integrato e porta USB. La batteria in dotazione consente 8 ore di autonomia.

Numerosi i formati supportati: EPUB (anche Adobe DRM), PDF, XLS, DOC, PPT, PPS, TXT, DOCM, XLSM, PPTM, PPSX, PPSM, DOCX, XLX, PPTX, JPG, GIF, PNG, BMP, MP3, AAC e MP4.

A breve la recensione e jailbreak….

12 Febbraio 2010

Craccare la tecnologia Trusted…si può!

Archiviato in: Curiosità, Mondo Sicurezza — Tag: , , , — Linus @ 12:41

Periodicamente ad Arlington, nello stato della Virginia, si celebra una conferenza intitolata Black Hat a cui partecipano i migliori cracker di tutto il mondo. In occasione del Black Hat 2010, svoltasi dal 31 gennaio al 3 febbraio scorsi, è stato illustrato il metodo per scardinare i meccanismi di sicurezza della piattaforma Trusted Platform Module (TPM).

L’Autore di questo scardinamento è Christopher Tarnovsky, un ingegnere elettronico conosciuto in tutto il mondo per aver infranto le barriere di altri soluzioni di sicurezza hardware-based, nonchè  fondatore e Ceo di Flylogic, già noto per aver crackato alcuni sistemi di codifica delle televisioni satellitari e smartcard.

Abbiamo in un articolo precedente parlato di Trusted Computing (TC) e il TPM è la stessa tecnologia applicata alle piattaforme mobili come iPhone, iPad, ecc.

La strategia seguita da Taronvsky è di fatto basata sulla possibilità di avere accesso fisico al sistema provvisto di modulo TPM e, al contempo, sulla capacità e la competenza per praticare un vero “hacking fisico” a livello di chip.

Tarnovsky ha impiegato circa sei mesi per riuscire a forzare i meccanismi di sicurezza del chip. Il processo seguito prevede anzitutto l’impiego di un bagno d’acido per dissolvere la copertura plastica del chip e, in un secondo momento, la rimozione della schiuma di protezione delle radiofrequenze per poter accedere ai collegamenti fisici e al cuore del chip.

Una volta esposte le “viscere digitali” del chip, mediante un’apposita strumentazione, Tarnovsky è stato capace di immettersi sul canale di comunicazione tra chip e sistema e di tenere traccia delle istruzioni di crittografia e di operare pertanto un reverse engineering volto a bypassare completamente le misure di sicurezza che il chip TPM è destinato a fornire.

Insomma una procedura alla portata di tutti! :)))

E’ chiaro che questa è una procedura non replicabile in un comune ambiente domestico, e il Trusted Computer Group è consapevole dei limiti di manomissione. L’importante è stato dimostrare ancora una volta la vulnerabilità della tecnologia!

E se il Trusted non ci darà tregua, oggi abbiamo la tecnologia software alla portata di tutti…domani chissà…quella Hardware!

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